Come? Girando col bagaglio ridotto al minimo da una città all'altra seguendo le proposte (SWING PLAN IT!) e i consigli della comunità.
Molti ragazzi e non solo ragazzi, soprattutto stranieri, si spostano vagabondando da una location a un'altra.
Si cerca di fare il più possibile economia su vitto e alloggio, ospitandosi a vicenda e quando si può dividendo le spese di viaggio.
Il festival è un modo per conoscersi e programmare la prossima meta.... insomma tutto un giro di persone che oltre al ballo si conoscono e fraternizzano.
L'aspetto turistico è marginale, visto che si va a dormire tardissimo e, se si vuole partecipare alle lezioni, si è poi impegnati tutto il giorno, ma di sicuro le diverse culture si incontrano e, se affrontato con sano spirito cameratesco, si passa del buon tempo in compagnia.
Unico neo i prezzi che, vista la crescente domanda lievitano sempre più, creando un mercato esclusivo che richiede spesso un abbigliamento di circostanza "à la page".
Consiglio: non date importanza alle cose che non contano (vestiti e accessori importanti), basta un dettaglio, una pettinatura "fatta in casa"; valutate attentamente i prezzi scegliendo chi rende accessibile l'evento e spende un po' di parole per il lato non solo strettamente commerciale.
Infine non sempre i grandi nomi danno di più di ottimi professionisti che anche se meno conosciuti forse hanno più voglia di dare!
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