In una pista da ballo che tanto raccoglie di evasione e libertà, parlare di "ruoli" ha senso?
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La famosa foto del '45 di Alfred Eisenstaedt. Un marinaio baciava una giovane donna americana, nei momenti susseguenti all’annuncio del presidente Truman che il Giappone era stato sconfitto. La foto fu pubblicata dal settimanale Life. |
Some Like It Hot, 1959
Parentesi su di me....: a sette anni oltre alla sindrome di Peter Pan (non volevo compiere otto anni), io avevo anche il complesso di Edipo: avrei tanto voluto essere un bambino.
Ero una piccola milanese occhialuta e l'emancipazione femminile, il '68 coi suoi doverosi eccessi, non era ancora nella mia di storia.
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Nei primi decenni del Novecento, le ragazze emancipate hanno dato una bella scossa ai "giochi di ruolo". |
Partiamo delle soubrette di colore protagoniste indiscusse del teatro.
"In the photo below, we see a young Baker reveling in her newfound fame as part of the legendary dance troupe, La Revue Nègre." Executive Fashion And Beauty Editor, The Huffington Post |
Guardiamo la scena bianca dei primi decenni del Novecento, con le flappers, le loro sigarette e il loro ridere e squotersi liberamente in pubblico.
Le Flapper Girls cavalcano proprio l’onda degli Anni Ruggenti, che vedono l’interesse sempre maggiore per il jazz e il dadaismo. Sono donne emancipate, donne che lavorano, donne che si vestono in maniera completamente differente dal passato.** |
La danza tribale incontra la società europea, già scossa prima dal Valzer e poi dal Tango, e trasforma una forma di comunicazione ritmica come lo Juba, in una composta performance di coppia, come il partner charleston.
“Juba”, o “Pattin’ Juba” (“Djouba” ad Haiti) era prima di tutto una danza di antica origine africana che gli schiavi neri nella Guyana olandese, nei Caraibi e nel sud degli States ripresero ed adattarono forse già nel XVII secolo, quando l’uso di strumenti, in particolare a percussione, era severamente vietato e punito nelle piantagioni, perchè i bianchi pensavano che servisse agli schiavi per trasmettere tra loro informazioni in codice. *** |
Tornando ai ruoli. Le danze grossolanamente dette "africane" non erano di coppia così come la intendiamo noi e dalla loro storia, che è diversa dalla nostra, nulla di più possibile che veder crescere protagonisti dello stesso sesso a completamento di una performance in single.
Al Minns & Leon James . From the documentary: DANCE TIME RESEARCH #1. Two of the all time great swing dancers give us a look at several variations of the Charleston.
Nel presente le sorelle DecaVitas sono un bell'esempio (la coppia nel lindy hop sociale così come nelle competizioni a tutti i livelli, non è regolata dal genere e neanche dall'età, notate!, come invece facciamo in Italia in campo sportivo).
Emelie and Rebecka are instructors and performers of Lindy Hop and other vintage swing dances. They are based in Stockholm, Sweden, but teach and perform all over the world.
E anche noi di Milano, nel nostro piccolo, ce la caviamo niente male...
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Credit Antonio di Canito |
Tutto ciò sembra in contrasto con quanto l'amico e filosofo Andrea Colasuonno, mi ha suggerito come una delle componenti che hanno contribuito al successo del lindy hop (intervista per Q Code Magazine del 2016):
<<Potrebbe essere anche che la nostra generazione non è più abituata a ballare in coppia, e una cosa del genere aiuti a ristabilire degli equilibri e delle dinamiche a cui piano piano ci siamo disabituati?>>****
Sì, certo. Definire inizialmente semplifica e rassicura.
Il difficile però viene dopo, cioè nel capire il ruolo dell'altro.
Le ragazze che si sono iscritte nelle mie classi da leader, (hanno in genere una storia da follower), attorniate da dame petulanti e affamate di ballo, iniziano a comprendere perché a lezione quando dico: <<bisogna imparare che nello swing ci sono due ruoli, c'è chi guida e c'è chi segue...>>, la metà dei leader uomini presenti inizia a sudare e la metà all'opposto è felice...!!
Questa è la cosa più divertente del gioco di ruolo che nel ballo facciamo veramente, intendo veramente, con un contatto vero: non serve eliminare la parola "diverso" dal vocabolario, basta ballare, e il diverso è lì di fronte a voi! Uomo, donna, giovane, vecchio, alle prime armi o navigato, eccola lì, la benedetta diversità. Ora tocca a noi.
Vogliamo o non vogliamo esultare nel ballo? E la domanda è: cosa ci fa esultare di più?
Chiaro che la risposta è anche lei molto "diversa".
Vogliamo o non vogliamo esultare nel ballo? E la domanda è: cosa ci fa esultare di più?
Chiaro che la risposta è anche lei molto "diversa".
<< If you make a mistake, get all tangled up, you just tango on.>>
(Al Pacino, Scent of a Woman, 1992).
Crediti:
https://www.goccediperle.it/mitici-anni-60/
http://letteradonna.it/236223/istat-statistica-storia-donne-italia/
https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=49433&lang=it
http://www.girodivite.it/Il-Bacio-di-Francesco-Hayez.html
http://www.huffingtonpost.com/2013/05/14/josephine-baker-beauty-photos_n_3267033.html*
http://losbuffo.com/2015/05/05/moda-dopoguerra-flapper-girls/**
https://www.thedecavitas.com/
http://www.ladanza.dance/danza-sportiva/tip-tap/***
http://www.qcodemag.it/2016/10/17/la-nuova-travolgente-scena-swing-milanese/****
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